Pochi sanno che solo il 4% dell’elettricità fornita ai clienti tutelati è da fonti rinnovabili, contro il 40,8% di elettricità green sulla produzione nazionale.
Il 53,5% dei clienti domestici italiani (14,9 milioni) e il 40,9% dei clienti non domestici (2,7 milioni) ancora usufruisce delle tariffe elettriche della maggior tutela e il passaggio al mercato libero procede più lento del previsto (vedi QualEnergia.it).
A condizione di essere oculati nella scelta, si possono trovare sul mercato libero offerte vantaggiose, come emerge anche dal nostro sondaggio sulle offerte più convenienti dell’ultimo trimestre 2019 (che riproporremo a breve).
Ma c’è un’altra ragione, spesso ignorata dalla maggioranza dei cittadini/utenti (quindi quasi 18 milioni in tutto), che dovrebbe spingere ad abbandonare il regime tutelato: le offerte sul mercato libero consentono di avere un impatto ambientale molto minore.
Mentre sul mercato libero sono numerose e convenienti le offerte al 100% da rinnovabili (si veda la nostra inchiesta sulle migliori proposte “verdi”), al contrario il mix energetico che rifornisce gli utenti del regime tutelato è decisamente “sporco”, o per meglio dire “fossile”.
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